#: locale=it
## Tour
### Description
### Title
tour.name = INGV Rocca di Papa
## Skin
### Button
Button_062AF830_1140_E215_418D_D2FC11B12C47.label = INIZIA LA VISITA
Button_062AF830_1140_E215_418D_D2FC11B12C47_mobile.label = INIZIA LA VISITA
### Dropdown
DropDown_057B3A27_3AA3_A1F2_41C0_6BB995D79A09.label = MUSEO
DropDown_057B3A27_3AA3_A1F2_41C0_6BB995D79A09_mobile.label = MUSEO
DropDown_057BFA20_3AA3_A1EE_41A9_8EE569D894A7.label = VEDUTE ESTERNE
DropDown_057BFA20_3AA3_A1EE_41A9_8EE569D894A7_mobile.label = VEDUTE ESTERNE
### Multiline Text
HTMLText_062AD830_1140_E215_41B0_321699661E7F.html = ___
INGV
Museo Geofisico di Rocca di Papa
E’ situato a ridosso dell’antica Fortezza Colonna, in posizione panoramica e dominante sul centro storico di Rocca di Papa. Il Museo, allestito dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia nella sede dell’Osservatorio Geofisico, è dedicato alla Terra, ai processi che ne governano l’evoluzione, agli strumenti e ai metodi della geofisica.
Il percorso si propone di illustrare la scoperta dell’inaccessibile, la storia avvincente dell’esplorazione dell’interno della Terra e dello studio dei fenomeni che avvengono sulla sua superficie.
___
INGV
Museo Geofisico di Rocca di Papa
E’ situato a ridosso dell’antica Fortezza Colonna, in posizione panoramica e dominante sul centro storico di Rocca di Papa. Il Museo, allestito dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia nella sede dell’Osservatorio Geofisico, è dedicato alla Terra, ai processi che ne governano l’evoluzione, agli strumenti e ai metodi della geofisica.
Il percorso si propone di illustrare la scoperta dell’inaccessibile, la storia avvincente dell’esplorazione dell’interno della Terra e dello studio dei fenomeni che avvengono sulla sua superficie.
___
LOREM IPSUM
DOLOR SIT AMET
___
LOREM IPSUM
DOLOR SIT AMET
JOHN DOE
LICENSED REAL ESTATE SALESPERSON
Tlf.: +11 111 111 111
jhondoe@realestate.com
www.loremipsum.com
Mauris aliquet neque quis libero consequat vestibulum. Donec lacinia consequat dolor viverra sagittis. Praesent consequat porttitor risus, eu condimentum nunc. Proin et velit ac sapien luctus efficitur egestas ac augue. Nunc dictum, augue eget eleifend interdum, quam libero imperdiet lectus, vel scelerisque turpis lectus vel ligula. Duis a porta sem. Maecenas sollicitudin nunc id risus fringilla, a pharetra orci iaculis. Aliquam turpis ligula, tincidunt sit amet consequat ac, imperdiet non dolor.
JOHN DOE
LICENSED REAL ESTATE SALESPERSON
Tlf.: +11 111 111 111
jhondoe@realestate.com
www.loremipsum.com
Mauris aliquet neque quis libero consequat vestibulum. Donec lacinia consequat dolor viverra sagittis. Praesent consequat porttitor risus, eu condimentum nunc. Proin et velit ac sapien luctus efficitur egestas ac augue. Nunc dictum, augue eget eleifend interdum, quam libero imperdiet lectus, vel scelerisque turpis lectus vel ligula. Duis a porta sem. Maecenas sollicitudin nunc id risus fringilla, a pharetra orci iaculis. Aliquam turpis ligula, tincidunt sit amet consequat ac, imperdiet non dolor.
Le rocce del Vulcano Laziale sono il risultato delle diverse fasi eruttive. Apprezzate fin dal tempo dei romani per le eccellenti caratteristiche tecniche, tufi, pozzolane e lave si ritrovano in monumenti, acquedotti, strade e altre opere, utilizzati come materiali da costruzione e pozzolane ottime per produrre le malte cementizie
Il ballatoio della sala è dedicato alla storia della sismologia, all’evoluzione delle conoscenze e dei modelli sull’interno della Terra. Si parte dal XV secolo con il volume di Attanasius Kircher Mundus Subterraneus del 1664, tra i primi modelli dove è riportata la tavola del geocosmo con la distribuzione dei fuochi sotterranei e dei vulcani.
Gli schermi circolari sulla parete mostrano la propagazione delle onde sismiche sulla superficie e all’interno della Terra. I tempi di arrivo delle onde P e S agli osservatori sono visualizzati su tre postazioni, riportati sui pannelli dai giocatori e messi in relazione con le distanze di ciascun osservatorio dall’epicentro, ottenendo delle curve chiamate dromocrone.
Sala Ottagonale dell’Osservatorio Geofisico nel 1928. Per la realizzazione del Museo è stata demolita la colonna centrale. Sulla balaustra gli strumenti sismici, alcuni dei quali esposti al Museo, venivano protetti sotto campane di vetro.
Carta geologica dell’Agro Romano del 1878, nella sezione geologica i geologi del tempo rappresentano la struttura interna del vulcano ma non quella degli altri rilievi, colorati solo nelle parti superficiali.
Frammento ritrovato nel Canyon Diablo in Arizona e parte del meteorite che 50.000 anni fa cadde sulla superficie terrestre a una velocità di 17 km/s con una forza equivalente a 560.000 tonnellate.
Sismografo meccanico ideato da Wiechert all’inizio del ‘900 per le registrazioni delle componenti orizzontali del movimento. Il sismografo a pendolo rovesciato, con una massa di 200 kg, era molto innovativo.
Il pensiero scientifico segue metodi di indagine avvalendosi del pensiero filosofico. Il gioco proposto mette alla prova il visitatore attraverso atteggiamenti filosofici e di pensiero. Il visitatore è invitato a giocare ragionando sui concetti di induzione, deduzione, intuizione e fede.
Tra gli strumenti storici è presente il Sismoscopio tipo Vicentini del 1903. Lo strumento aveva un apparato di registrazione su un vetrino affumicato ed era impegnato in reti di rilevamento di terremoti vicini, avendo un ingrandimento del segnale limitato.
Il gioco dei poli. Due giocatori si cimentano, l’uno nel posizionare un polo arbitrario su una delle semisfere e l’altro, con l’aiuto di una bussola, a ritrovare la posizione del polo sull’altra semisfera.
Questo sismografo ideato da Ishimoto nel 1933 (attualmente in prestito) rispetto ai sismografi dell’epoca aveva il vantaggio di essere leggero, di piccole dimensioni, di rapida istallazione ed elevata sensibilità. Lo strumento alle sue spalle serviva per affumicare la carta utilizzata negli apparati di registrazione degli strumenti sismici per la graficazione dei segnali.
Avvisatore sismico Fascinelli di fine ‘800. In caso di terremoto lo strumento azionava un circuito elettrico collegato ad una campana posta all’esterno dell’Osservatorio sull’ingresso principale che suonava avvisando la popolazione del verificarsi di un evento.
L'orologio era collegato ai sismografi e forniva la temporizzazione ai segnali sismici, fondamentale per la loro corretta lettura. Un telescopio, visibile davanti alla finestra nella foto storica a destra nella sala, serviva per il controllo dei passaggi stellari necessari per rimettere gli orologi con l’ora esatta.
Qual è l’energia dei terremoti? Questo exhibit permette di familiarizzare con l’ordine di grandezza della forza dei terremoti. Spingendo sul pannello appare sul display la misura dell’energia sviluppata rapportata all’energia sismica espressa in magnitudo. Più è grande la spinta maggiore sarà la magnitudo equivalente.
In questa sala sono esposti alcuni strumenti sismici rappresentativi delle diverse trasformazioni avvenute nella sismologia strumentale.
Sismografo meccanico ideato da Wiechert all’inizio del ‘900 per le registrazioni delle componenti verticali del movimento. La massa è di 80 kg. I due sismometri Wiechart, costruiti nelle officine ING (diventato poi INGV), erano particolarmente adatti per le registrazioni e lo studio dei terremoti vicini e in origine si trovavano al piano inferiore dell’Osservatorio.
Plastico geologico del Vulcano Laziale, le litologie sono rappresentate in diversi colori e insieme alle caldere e ai crateri raccontano la storia eruttiva del vulcano a partire da seicentomila anni fa.